domenica 19 gennaio 2020

Qui Pro Quo, una web sitcom contro il cancro alla prostata

I relatori durante la conferenza stampa (foto Bordignon)
"Qui Pro Quo", web sitcom interpretata da Francesco Paolantoni ed Emanuela Rossi, è stata presentata a Milano, con l'obiettivo di promuovere la prevenzione del tumore maschile più diffuso, il cancro della prostata, che ha visto 37mila nuove diagnosi nel 2019 ma che, se diagnosticato in fase precoce, può essere curato in maniera efficace.
Il tutto nell'ambito della campagna promossa da Europa Uomo Italia Onlus insieme a Fondazione ONDA dal titolo “QUI PRO QUO Salute della prostata: stop agli equivoci, sì alla prevenzione”, per sensibilizzare uomini over 50, le donne compagne di vita e i giovani maschi sull’importanza di superare i pregiudizi e sottoporsi a periodici controlli della prostata.
Un semplice dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico) e, in caso di valori alterati, una visita dall’urologo, potrebbero contribuire a ridurre l’impatto del tumore della prostata, che tuttora rappresenta la terza causa di morte per cancro nella popolazione maschile. Questo tumore colpisce ogni anno in Europa circa 500mila persone ma, se diagnosticato precocemente, può essere trattato in maniera efficace con buone probabilità di guarigione.
La web sitcom, in cinque episodi, è il fulcro della campagna, ed è diretta da Alessandro Bardani e Paola Pessot. Racconta le vicende di una coppia di mezza età in stile “Sandra e Raimondo”: Francesco ed Emanuela, marito e moglie che vivono gli alti e bassi di una relazione di lunga data, ma l’affetto che li unisce sarà la chiave per spingere lui a fare i passi giusti verso la prevenzione.
"Parlare di temi così delicati non è semplice, ma indispensabile, e la campagna QUI PRO QUO, con la sit com diffusa sui canali social, è uno dei modi più attuali ed efficaci per informare gli uomini sulla prevenzione del tumore prostatico e stimolarli a sottoporsi a periodici controlli. – dichiara Maria Laura De Cristofaro, Presidente Europa Uomo Italia Onlus – In questa campagna, uomini e donne si sono alleati perché la donna è portatrice di cultura della buona salute e del prendersi cura del proprio corpo, dentro e fuori le mura domestiche e trasmette queste conoscenze ai figli, femmine e maschi".
I sintomi non vanno mai sottovalutati: difficoltà a urinare, in particolare a iniziare la minzione, stimolo frequente a urinare specie di notte, difficoltà a mantenere un flusso costante (getto debole o intermittente), sensazione di non riuscire a svuotare del tutto la vescica, dolore quando si urina o durante l’eiaculazione, sangue nelle urine o nello sperma. Campanelli d’allarme che possono essere intercettati meglio grazie al supporto della partner.
"La donna, nella sua veste di caregiver (nove donne su dieci ogni giorno assistono un familiare malato), ha una funzione determinante nel promuovere la prevenzione di certi problemi di salute che possono colpire il partner, come il tumore della prostata – afferma Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione ONDA – La donna è abituata a parlare in modo aperto e libero di problemi riguardanti la salute dell’apparato uro-genitale e con altrettanta libertà e delicatezza può avvicinare il compagno a queste tematiche suggerendogli ad esempio di confidare i propri timori e di recarsi insieme dal medico per un controllo alla prostata, magari facendo leva sul desiderio di invecchiare insieme e in salute e di rimanere anche sessualmente attivi".