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L'équipe di cardiochirurgia robotica del dottor Agnino |
Grazie al robot, i cardiochirurghi possono applicare una tecnica all'avanguardia al trattamento dell’insufficienza mitralica, con tutti i vantaggi per il paziente dati dalla mininvasività robotica: riduzione del trauma, minore sanguinamento, rapido ritorno a una vita normale senza necessità di riabilitazione.
Protagonista di questa nuova fase è l'équipe del dottor Alfonso Agnino, cardiochirurgo specializzato da oltre 10 anni nell'uso di tecniche mininvasive video-assistite, che sono il terreno di formazione per chi decide di affrontare la robotica. "La Cardiochirurgia robotica – spiega il dottor Agnino, responsabile della Cardiochirurgia robotica e mininvasiva di Humanitas Gavazzeni – è un’opzione ancora poco diffusa in Italia, ma una realtà già consolidata in Stati Uniti, Cina, Francia, Germania ed Europa del Nord. È manifestazione della medicina del futuro, in cui la macchina potenzia le capacità dell'équipe per realizzare quello che fino a ieri sembrava impossibile, come riparare una valvola di pochi millimetri eseguendo incisioni non più grandi di quelle con cui i dermatologi rimuovono i nei. Questo a fronte dell’acquisizione di capacità tecniche che implementano il percorso formativo di tutto lo staff della sala operatoria".
Fondamentale per l’utilizzo del robot in Cardiochirurgia, infatti, è la preparazione dell’intera squadra di professionisti della sala operatoria, che comprende non solo il cardiochirurgo, ma anche anestesisti, perfusionisti, infermieri e operatori socio sanitari.
Con il robot da Vinci la storia della Cardiologia bergamasca di Humanitas Gavazzeni prosegue nel segno dell’eccellenza e dell’innovazione. Il robot da Vinci X è l'ultima versione della piattaforma per la chirurgia mininvasiva, usata perlopiù in Urologia, Ginecologia e Chirurgia Generale. La consolle, con sistema di visione tridimensionale HD, consente di osservare il campo operatorio in modalità 'full immersion' o di passare a una modalità a più immagini per integrare informazioni prese da altre fonti (Ecografo, ECG), favorendo il lavoro del chirurgo. Il dimensionamento in scala dei movimenti e la riduzione del tremore forniscono un ulteriore controllo che minimizza l'impatto di movimenti involontari.